Il sogno americano di diventare cheerleader durante l’Anno all’Estero negli Stati Uniti
Icona americana per eccellenza, il cheerleading negli States è una vera e propria istituzione raccontata da Hollywood e celebrata fin dai tempi di “Grease”, il musical del 1978 che ha segnato l’immaginario di un’intera generazione. Oggi le studentesse che decidono di trascorrere un Trimestre, un Semestre o Anno Scolastico negli Stati Uniti hanno l’occasione di vivere questa esperienza unica, impensabile in Italia.
“Datemi una S, datemi una P, datemi una O, una R e una T.”
Si scrive “cheerleading” ma si legge “sport”! Perché fare la “ragazza pompon” in America è tutt’altro che uno scherzo: servono disciplina, forza di volontà, allenamento e impegno quotidiani. Ne sanno qualcosa Marika, Martina e Greta, alcune delle studentesse di YouAbroad che durante il loro Anno all’Estero hanno avuto l’opportunità di cimentarsi in questa attività all’interno della loro High School.
Nonostante la routine difficile delle atlete, le attività di cheerleading non rallentano gli studi in America, anzi, nella maggior parte dei casi le studentesse sono in grado di mantenere un’elevata media scolastica. Tutti i sacrifici degli allenamenti vengono ripagati offrendo numerose opportunità in campo universitario, nei principali college americani e non solo.
Un po' di storia
Divise colorate, musica e piramidi umane sono il risultato in campo di allenamenti faticosi e intensi. Dietro alle coreografie perfette e alla sintonia tra le atlete ci sono giornate di prove e impegno.
“È molto di più di sostenere la propria squadra, è un vero e proprio sport che richiede allenamenti giornalieri con attività che vanno dallo stretching, all’acrobatica fino al vero e proprio potenziamento muscolare.” Racconta Martina, entrata a far parte del Team di cheerleader della sua High School a Tyngsborough, (Massachusetts) grazie all’esperienza all’estero offerta da YouAbroad.
Oltre le apparenze
Le prime manifestazioni di cheerleading cominciano ad apparire spontaneamente negli Stati Uniti a fine ‘800 quando, durante alcune partite, il pubblico cantava per incitare le proprie squadre. Il primo caso di cui si hanno notizie ufficiali risale al 1894 alla Princeton University. È però nel secolo scorso che nascono le associazioni nazionali con tanto di squadre e competizioni tra Stati.
Durante gli anni ottanta si adottano le uniformi che anche oggi conosciamo e alle coreografie di danza, sempre più elaborate, si aggiungono passi di ginnastica e acrobazie da stuntman.
Gare, medaglie ed emozioni
Il cheerleading, anche a livello scolastico, offre la possibilità di partecipare a gare e competizioni.
Greta è entrata a far parte del team di cheerleader della sua High School a McMinnville e, dopo mesi di sudore e allenamenti, la sua squadra si è classificata prima ai campionati dell’Oregon e ha avuto l’occasione di partecipare a quelli nazionali.
“Ho iniziato gli allenamenti dopo soli tre giorni dal mio arrivo in America. Nonostante avessi già fatto ballo in passato, non conoscevo questo sport perché in Italia non esiste ma fin da subito mi è piaciuto tantissimo! La premiazione ai campionati di Stato è un momento che non dimenticherò mai nella vita. Sono stati mesi intensi e davvero importanti: ho conosciuto persone meravigliose, ho trovato amiche, compagne e mentori. Ho scoperto uno sport che amo e un talento che non sapevo di avere. Ho avuto la possibilità di vivere uno dei sogni che hanno nel cassetto tantissimi teenager come me. L'ho vissuto a pieno e oggi posso dire che siamo campioni dell'Oregon!”
High School e non solo
“Tutta l’esperienza americana è stata per me un vero e proprio progetto che si realizza” spiega la studentessa catanese Marika reduce dalla sua esperienza in Oklahoma “si tratta di uno step importante per poter accedere alle più prestigiose Università internazionali, ma anche di un percorso formativo personale che allarga gli orizzonti e che mi sta cambiando in meglio sotto tanti punti di vista.”
Nonostante la routine difficile delle atlete, le attività di cheerleading non rallentano gli studi in America, anzi, nella maggior parte dei casi le studentesse sono in grado di mantenere un’elevata media scolastica. Tutti i sacrifici degli allenamenti vengono ripagati offrendo numerose opportunità in campo universitario, nei principali college americani e non solo.